Pochi giorni fa sono stati identificati 500 ragazzi tra Muggia e Trieste, nell'ambito di una massiccia operazione di pattugliamento da parte della Polizia e Carabinieri, nelle zone del centro e delle spiagge, nata per fronteggiare risse, bullismo e fenomeni da "fightclub". È da qualche mese che gruppi di adolescenti si incontrano per affrontare scontri fisici organizzati, con ragazze che si battono per soldi e coetanei che tifano, dopo aver pagato per assistere, il tutto documentato da video pubblicati sulle piattaforme online. Disordini ed episodi di degrado che hanno allarmato il sindaco Paolo Polidori, il quale ha tempestivamente chiesto al Prefetto una riunione urgente del Comitato di sicurezza, per poter "mettere in campo delle misure di controllo e di prevenzione".
I controlli sono stati rafforzati: sul lungomare di Muggia, dal Molo T e fino a Boa Beach, tutte aree dedicate alla balneazione dove i giovani confluiscono durante la giornata fino tarda notte, è partito un servizio di monitoraggio da parte di steward, disposto dal Comune, a partire dalle 16 fino alle 21 durante la settimana, e fino le 24 nei giorni festivi. Monitoraggio che non mancherà nemmeno a Ferragosto, e che si affianca ai controlli già presenti, anche nel centro cittadino, da parte della Polizia Locale e Carabinieri. "Non si esclude la possibilità di ricorrere al decreto Caivano, che dà la possibilità, per quanto riguarda l'intemperanza o l'ipotesi di reato da parte di minori, di agire dando una comunicazione orale, quindi coinvolgere anche le famiglie e, nel caso di minori stranieri, anche di andare ad incidere sul rinnovo del permesso di soggiorno" lo ha affermato il sindaco Polidori tramite un video pubblicato sul suo profilo Facebook al termine della riunione in Prefettura.
B.Ž.