Il vicepremier italiano ha discusso riguardo la costruzione di una barriera fisica anti-migranti sul confine italo-sloveno con il Governatore leghista dell'FVG, Massimiliano Fedriga, che non è affatto contrario ad usare le maniere forti. Matteo Salvini è quindi pronto a tutto: il primo passo è stato quello di istituire - dal primo luglio - pattuglie miste tra la polizia italiana e slovena nella fascia confinaria. Il secondo invece sarebbe quello di schierare nuovamente gli agenti ai valichi tra i due Paesi, sospendendo quindi il Trattato Schengen. Nel caso i provvedimenti non diano buoni frutti, ovvero se "il flusso di migranti non dovesse arrestarsi", il ministro dell'Interno non esclude "la costruzione di barriere fisiche", nello stile di Donald Trump o meglio di Viktor Orban. "A mali estremi, estremi rimedi", ha detto Salvini, senza spiegare esattamente quale tipo di barriere intende erigere. Per il momento ha soltanto affermato di aver incaricato gli "uffici di studiare tutte le soluzioni legalmente consentite". Nei prossimi giorni è anche prevista una riunione al Viminale con i prefetti della Regione e con il Governatore Fedriga.
Il vicepremier si sta quindi preparando ad una totale guerra con l'Europa per la questione migranti: oltre a quello di Schengen, mina anche il Trattato di Dublino, che prevede l'obbligo per tutti gli Stati di registrare chi arriva e condividere le informazioni, in modo che sia chiaro qual è il Paese di primo ingresso.
E. P.