Controlli a campione, senza imporre limiti ma per verificare che chi viene in Italia sia in regola con il Green pass. Anche il Friuli Venezia Giulia, per ora unica regione in giallo del paese, ha chiesto al governo italiano maggiori controlli ai valichi di confine con la Slovenia e l’Austria.
Lo ha confermato il presidente della regione, Massimiliano Fedriga, a margine della conferenza stampa di presentazione della stagione turistica invernale del Friuli Venezia Giulia.
“Una soluzione fattibile è quella applicata dall’Austria - ha detto il governatore - con controlli a campione per verificare che chi varca il confine possieda il certificato, senza limitare la circolazione ma per controllare la sicurezza sanitaria”.
Il Governo starebbe facendo una valutazione sulla fattibilità, anche se gran parte delle forze dell’ordine vengono impegnate per i controlli all’interno del paese, dove sono scattate nuove regole che prevedono l’obbligo di certificato anche sui mezzi pubblici, e dal 6 dicembre il Green pass differenziato, già in vigore in regione da lunedì.
Fedriga, ha precisato che la regione è “in una situazione ben diversa rispetto allo scorso anno, quando erano chiuse le attività: se le frontiere non vengono controllate ed entrano non vaccinati o contagiati – ha aggiunto - la situazione ci preoccupa, quindi abbiamo chiesto al Governo d’intervenire anche per garantire le persone che nel nostro Paese stanno rispettando le regole e si stanno difendendo”.
E i controlli sui Green pass riguarderanno da vicino anche la stagione invernale che sta per partire, nonostante il Friuli Venezia Giulia sia l’area in Italia con i numeri peggiori riguardo la pandemia. Anche nella malaugurata ipotesi di passaggio in zona arancione, hanno però assicurato il Presidente Fedriga e l’assessore al Turismo, Sergio Emidio Bini, gli impianti, i ristoranti e gli alberghi rimarranno aperti grazie al Green Pass rafforzato e alle nuove misure introdotte dal governo.
Per accedere agli impianti di risalita in zona gialla sarà necessario essere in possesso del Green Pass “base”, ottenuto quindi anche con un tampone negativo, mentre se la regione andasse in arancione ci vorrà il super Green pass; i minori di 12 anni non dovranno essere in possesso di alcuna certificazione; gli impianti avranno poi capienze ridotte e per accedere a quelli chiusi, dai 6 anni in su, andrà indossata una mascherina Ffp2.
Fedriga ha ricordato che le possibilità di uscire dall’attuale situazione passano anche dal successo della campagna vaccinale. “Abbiamo avuto un aumento delle richieste di vaccinazione anti Covid in Friuli Venezia Giulia”, anche per le prime dosi, ha confermato Fedriga, “ma è chiaro che abbiamo dei limiti” a causa del personale a disposizione.
Alessandro Martegani