La Lega pigliatutto non sfonda sull'altipiano triestino dove non esprime alcun sindaco ma ottiene comunque dei risultati importanti, impensabili fino a qualche anno fa. A San Dorligo della Valle/Dolina si è riconfermato come sindaco Sandy Klun, con le liste Skupaj e Rifondazione comunista. Klun ha ottenuto 1589 voti, pari al 52,89%, un netto calo rispetto al 65,34 di cinque anni fa. Al secondo posto come preferenze si è piazzato il leghista Roberto Massi, ben distante però dall'avversario. Il rappresentante del Carroccio ha ottenuto 579 voti pari al 19,06%, risultato comunque superiore, e di molto, a quello del secondo classificato della precedente tornata elettorale, che si fermò a meno del 10%.
Il centrosinistra vince anche a Sgonico, dove l'affluenza ha peraltro toccato il 65,65% degli aventi diritto al voto. Ad essere eletta sindaco è stata Monica Hrovatin, anche in questo caso si tratta di una riconferma, con il 64,67% delle preferenze. L’esponente del Pd, supportata dalla lista civica Skupaj-Insieme, è riuscita a fare anche meglio rispetto a cinque anni or sono, ottenendo una percentuale leggermente più alta. Secondo posto anche in questo caso alla Lega, con il candidato Giorgio Wittreich che ha ottenuto il 15,09% dei voti.
A diventare primo cittadino a Monrupino è un'altra donna, Tanja Kosmina, appoggiata dalla Lista Progressista, eletta con 240 voti, pari al 45,45% delle schede valide. L'affluenza nel Comune carsico ha raggiunto il 67,84% degli aventi diritto. Al secondo posto, per una differenza di soli 8 voti, Martina Skabar delle liste Cittadini per Monrupino ed Insieme per Monrupino, con il 43,94 delle preferenze. Solo terzo, in questo caso, il candidato della Lega, Serafino Marchiò Lunet, con l'8,52%. Risultato storico quello di Monrupino perché per la prima volta nella propria storia, è stata eletta come sindaco una donna ed anche per il cambio a livello politico, perché dopo due mandati legati a una lista civica vicina alla Slovenska skupnost, Monrupino torna ad avere un’amministrazione collegata al centrosinistra grazie alla lista Progressista, composta da Pd e indipendenti.
Davide Fifaco