Dopo l'enorme eco dovuta alle azioni del vicesindaco triestino Polidori, il centrodestra locale butta acqua sul fuoco e si ricompatta, cercando di porre fine ad un caso che sicuramente ha causato un danno grave all'immagine della città, con i vertici di Federalberghi che hanno evidenziato come il boicottaggio lanciato via social da alcuni turisti che avevano in programma di visitare la città sia pericoloso, visto che ovviamente passare per razzisti non aiuta il turismo.
Intanto l'opposizione, per una volta unita, aveva presentato una mozione urgente per chiedere le dimissioni di Polidori. Le forze di maggioranza in consiglio comunale hanno però rifiutato l'urgenza della mozione e rimandato la discussione in data da definirsi. Tutto ciò nonostante le dure critiche al vicesindaco degli scorsi giorni da parte proprio di Forza Italia e Lista Dipiazza.
L'opposizione ha evidenziato come dopo la presa di posizione di qualche giorno fa, di fronte alla richiesta di un atto formale la maggioranza si sia ricompattata perché altrimenti sarebbero tutti a rischio, accusandola inoltre di essere ostaggio della Lega.
Il centrodestra ha risposto che un conto è non condividere il gesto, un altro è chiedere le dimissioni del vicesindaco.
Intanto anche il sindaco Roberto Dipiazza è tra i circa 400 sindaci di tutta Italia che hanno firmato la lettera a sostegno del Decreto Legge sulla sicurezza. L'iniziativa è stata sostenuta dai vicepresidenti Anci e coordinata dal sindaco di Ascoli Piceno insieme a quello di Novara.
Le adesioni arrivano da sindaci di diversi schiarimenti politici, non solo di centro destra. Oltre a sostenere il provvedimento, si chiede al presidente Anci Antonio Decaro di poterne discutere nei massimi organismi dirigenti dell'Associazione, richiesta recepita che verrà esaudita quanto prima.
Davide Fifaco