Udine è in lutto dopo la scomparsa di Shimpei Tominaga, l’imprenditore giapponese 56enne, residente in regione da anni, morto dopo quasi quattro giorni in terapia intensiva.
Tominaga, ingegnere, aveva battuto violentemente la testa su un marciapiede dopo esser stato colpito da un pugno sferrato da Samuele Battistella, 19 anni, di Mareno di Piave: la vittima era intervenuta per cercare di sedare una rissa fra Battistella e altri quattro giovani, all’interno di un locale, ma è stato raggiunto dal colpo che lo ha fatto cadere rovinosamente e riportare lesioni risultate poi fatali. Lascia la moglie e un figlio di 13 anni.
Battistella, in carcere a Udine, ora è accusato di omicidio preterintenzionale, accusa aggravata dai futili motivi. In custodia ci sono anche altri due giovani coinvolti nella rissa, Abdallah Djouamaa, 20 anni, e Daniele Wedam, 19, entrambi di Conegliano, mentre due cittadini ucraini Oleksander Petrov, 31 anni, e Ivan Boclach, 29 anni, residenti a Pescara, ma a Udine per lavorare in un cantiere, sono stati liberati ma con il divieto di dimorare in regione.
Sia il Vescovo di Udine, Riccardo Lamba, sia il presidente della Regione, Massimiano Fedriga, hanno espresso cordoglio per la morte di Shimpei Tominaga. Il Comune di Udine ha proclamato il lutto cittadino. Il sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni, ha ricordato come Tominaga fosse “uomo e imprenditore stimato e rispettato, che ha vissuto a Udine contribuendo con passione e impegno umano e professionale allo sviluppo della città”, ma, ha aggiunto, “è soprattutto per il suo ultimo, coraggioso gesto che desidero ricordarlo oggi”.
“Nel tentativo di sedare un atto di violenza nel nostro centro cittadino – ha concluso - Tominaga ha dimostrato un eccezionale senso di responsabilità civica e altruismo, pagando con la propria vita: Shimpei Tominaga ha dato un grande esempio, ora noi lo dobbiamo seguire perché a Udine questo non ricapiti più".
Alessandro Martegani