"Il legame culturale fra D'Annunzio e Trieste è inesistente, mentre ne esiste uno fortissimo a carattere nazionalistico, irredentista e razzista, e non possiamo che respingere con forza ogni celebrazione o esaltazione di simboli del nazionalismo, difendendo invece il pluralismo culturale e storico di Trieste".
È il passaggio finale del "Manifesto per una Trieste plurale, e multiculturale contro il neo irredentismo", presentato a Trieste dal gruppo di storici di "Resistenza Storica".
Il confronto sulle celebrazioni dell'impresa di Fiume, sulla statua e la mostra su d'Annunzio, ma più in generale sulla lettura della storia del confine orientale, si arricchisce di un nuovo capitolo, con il manifesto già sottoscritto da un centinaio di esponenti del mondo della cultura, associazioni e storici.
Nel testo, illustrato nel corso della presentazione dall'avvocato Marco Barone, dalla storica Claudia Cernigoi e da Gianluca Paciucci, dell'Associazione Tina Modotti, non si mettono in discussione le doti artistiche di d'Annunzio, ma l'uso che la giunta comunale starebbe facendo del poeta, a cui è dedicata la mostra "Disobbedisco", di prossima inaugurazione, e la statua da collocare in Piazza della Borsa.
Un'operazione che punta esplicitamente, è stato detto, a celebrare l'impresa di Fiume con uno spirito nazionalistico. Si tratta dell'ultima di una serie di azioni che rischiano, hanno detto i rappresentanti di "Resistenza Storica", "di offendere le nazioni confinanti e i diversi popoli che abitano queste terre, dall'una e dall'altra parte, del confine", e provocare anche problemi diplomatici.
"L'idea del manifesto - spiega Marco Barone, uno i promotori dell'iniziativa - deriva dalla necessità di riportare le cose nel giusto contesto: questo appello, in due lingue, italiano e sloveno, vuole rimarcare che le iniziative della mostra e della statua sono azioni politiche di carattere nazionalistico. La nostra prospettiva è quella di un'Europa senza confini e frontiere, mentre queste iniziative riportano il paese indietro di 100 anni".
"Il manifesto - aggiunge - è aperto a nuove sottoscrizioni. La mostra verrà inaugurata il 12 luglio, la statua non sappiamo quando verrà inaugurata, ma non dovrebbe stupire se lo dovessero fare il 12 settembre, data dell'impresa di Fiume: quando avremo raggiunto un numero firme congruo, sono già molte ma ne vorremmo di più, sicuramente invieremo il testo e le sottoscrizioni sia all'ambasciata slovena e a quella croata, sia alla prefettura e agli organi istituzionali in Italia".
Alessandro Martegani