Foto: Radio Capodistria
Foto: Radio Capodistria

Non una selezione qualsiasi, bensì da 25mila documenti provenienti dalla selezione “grafica pubblicitaria” dell’archivio dell’associazione culturale Italian Liners, con alcuni contributi di collezioni private triestine, ha dato vita a una mostra dedicata ad Angelo Battistella, “uno dei più prolifici e geniali grafici del XX secolo”. Non ci sono solo poster e locandine, anche dépliant, brochure, bozzetti e pubblicazioni commemorative che ripercorrono l’evoluzione nell’arco di un secolo della grafica pubblicitaria nata nell’Ottocento per promuovere i viaggi in mare.

Foto: Radio Capodistria
Foto: Radio Capodistria

Curata dallo storico navale Maurizio Eliseo e con il contributo dello storico dell’arte Sergio Vatta, l’esposizione porta i visitatori in un viaggio nell’era d’oro del trasporto via mare, ma anche di grafici e illustratori, attraverso quattro macroaree temporali: dagli albori alla Grande guerra, gli anni Venti, gli anni Trenta e il secondo dopoguerra, fino al tramonto della nave di linea. Si trova l’introduzione della nave a vapore, che rivoluzionò il modo di viaggiare in mare, in contemporanea alle nuove tecniche di stampa che permisero la diffusione di materiale pubblicitario su manifesti e quotidiani che diedero vita all’industria tipografica.

Foto: Radio Capodistria
Foto: Radio Capodistria

Ma non solo navi a vapore, Maurizio Eliseo ha parlato anche dei primi transatlantici a motore diesel e del loro legame alla città di Trieste.
“I transatlantici Saturnia e Vulcania meritano una citazione particolare perché sono i primi a motore diesel. Quando i Cosulich dicono che vogliono realizzare la fabbrica macchine diesel a Trieste e fare due navi di grandi dimensioni, in tutto il mondo gli dicono che sono dei folli e che non ci riusciranno mai, le navi vanno a vapore. Loro però ce la fanno, nasce la fabbrica macchine che dopo molto traversie è diventata Wartsila, e se oggi esiste Fincantieri lo si deve sostanzialmente a quelle due navi, perché con la crisi del ’29, il problema del risparmio di carburante e di maggiore efficienza della nave diesel rispetto al vapore, fa sì che i cantieri di Trieste siano gli unici in grado di costruire navi a motore diesel. Quello che accade è che gli armatori di tutto il mondo, inclusi americani e inglesi che di solito non si affidavano a cantieri stranieri, vengono a fare le loro navi proprio qui al cantiere San Marco e al cantiere di Monfalcone.”
L’esposizione, realizzata dall’Ente Regionale Patrimonio Culturale FVG con la collaborazione dell’associazione culturale Italian Liner, si trova al Magazzino delle Idee di Trieste e sarà visitabile fino al 17 novembre, da martedì a domenica, dalle 10 alle 19.

B.Ž.