Un’unica tabella ricorderà davanti al liceo “Dante Alighieri” di Gorizia le storie di Norma Cossetto e Milojka Štrukelj, due studentesse dell'istituto goriziano che furono vittime rispettivamente dei partigiani titini e dei nazifascisti. Un'iniziativa che è stata tenacemente portata avanti in questi mesi dal comitato provinciale di Gorizia dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia .
“Innanzitutto questa tabella è stata preparata in accordo con l'esecutivo nazionale della mia associazione, l’ANVGD”, dice la presidente della sezione goriziana Maria Grazia Ziberna, che raggiunta telefonicamente ci spiega che la targa vuole “presentare insieme le vicende di tutte e due le ragazze, pur nella consapevolezza della differenza delle loro scelte, delle loro esperienze di vita e delle cause della loro morte, che vengono esposte con chiarezza sul pannello”. “Il punto fondamentale, però,” ci tiene a sottolineare la Ziberna “è che così si intende dimostrare la volontà a livello locale di superare le ideologie del passato, nel rispetto della storia dell'altra comunità, soprattutto adesso che non ci sono più confini e che siamo tutti in Europa e nell'ottica di GO 2025”. E se non ora, quando? Visto che, conclude la vulcanica presidente dell’ANVGD goriziana, i tempi sono sicuramente ormai maturi per un gesto di riconciliazione come questo.
Molte le voci che hanno accolto favorevolmente la notizia, anche se non sono mancate le perplessità, se non addirittura le critiche, da parte di alcune frange del mondo degli esuli sia a livello locale sia nazionale. Tra queste anche quelle della famiglia di Norma Cossetto che ritiene azzardato accomunare le due figure nella stessa tabella. “Con grande rispetto della famiglia Cossetto, che sono gli unici che possono nutrire delle perplessità, visto che si parla di una loro congiunta", commenta il presidente dell'ANVGD Renzo Codarin tra i sostenitori dell'iniziativa, "oggi noi dobbiamo lavorare per le nuove generazioni, non per chi purtroppo ha subito l'esodo. Per i giovani che vivono in queste nostre terre non ha più nessun senso ricordare gli strappi del passato", ma è giusto far conoscere "quello che di brutto c'è stato", nel rispetto di tutte le memori.
Parte del mondo degli esuli e dell'estrema destra locale ha espresso perplessità sull'iniziativa, tanto che domani si terrà una cerimonia alla stessa ora alla salita dedicata proprio alla giovane, in Campagnuzza, organizzata dal Comitato 10 febbraio e Lega nazionale di Gorizia.
Barbara Costamagna