Tutti i componenti del Consiglio Comunale di Trieste hanno appoggiato la mozione, presentata da parte del gruppo consiliare del Pd ma sottoscritta da tutti i gruppi presenti nell’assemblea, a favore di Radio Capodistria.
Il testo, depositato solo pochi giorni fa e discusso dall’aula con urgenza, richiama il rischio che Radio Capodistria perda la frequenza 103.1 MHz, che ora le consente di essere presente “su gran parte del territorio del Friuli Venezia Giulia”.
La mozione chiede al sindaco, Roberto Dipiazza, d’indirizzare “al più presto al Governo della Repubblica e alle Camere la forte e decisa raccomandazione d’intervenire per garantire la sopravvivenza di una voce libera, e per tutelare il diritto all’informazione nella propria lingua madre della comunità italiana”.
Un’esigenza a cui tutti i componenti dell’aula si sono dimostrati sensibili, votando all’unanimità, 32 “sì” su 32 presenti, il testo illustrato al Consiglio dalla capogruppo del Pd Fabiana Martini, che ha anche ribadito la posizione dell’ambasciatore italiano a Lubiana, Carlo Campanile, che aveva sottolineato come “il coordinamento delle frequenze nelle aree di confine e la diffusione di Radio Capodistria sono due problemi distinti che vanno affrontati in modo separato”. Martini ha anche auspicato che la minoranza italiana non venga messa “sul piatto della bilancia” del contenzioso fra Roma e Lubiana.
“Credo – ha spiegato Martini subito dopo il voto -che il fatto di porre l’attenzione non soltanto sulla tutela di un’emittente radiofonica, ma anche sulla possibilità di un dialogo fra gli italiani dalle due parti del confine, e con la minoranza italiana in Istria, possa aver fatto la differenza. In ogni caso, e lo dico da giornalista, il rischio di spegnimento di una voce è sempre motivo di preoccupazione, un’eventualità da evitare con tutte le forze possibili.”
Alessandro Martegani