Sul progetto del secondo binario della linea ferroviaria Divaccia - Capodistria, sono necessari approfondimenti e misure per minimizzare o prevenire i danni ambientali e al paesaggio.
Lo dice la Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia, che ha approvato una delibera che incarica il Ministero italiano dell'Ambiente e della sicurezza energetica, di chiedere a Lubiana approfondimenti progettuali e mitigazioni ambientali e paesaggistiche sul progetto.
Pur riconoscendo che per la Slovenia il raddoppio della linea sia un obiettivo strategico, per garantire la capacità a lungo termine della ferrovia, eliminando la strozzatura sulla tratta Divaccia-Capodistria, e rendere il trasporto delle merci su ferro più competitivo di quello su gomma, la Giunta regionale ha ritenuto di chiedere dei “doverosi” approfondimenti tecnici sulla documentazione pervenuta dalla Slovenia.
Attualmente il progetto è stato sottoposto in Friuli Venezia Giulia a una procedura di consultazione da parte delle principali autorità ambientali e sanitarie, e delle amministrazioni comunali coinvolte.
Il progetto attuale prevede sfruttare le gallerie di sicurezza, già realizzate parallelamente al primo binario, per la posa di un altro binario e un loro collegamento mediante nuovi viadotti. I lavori però interesserebbero aree a particolare vocazione naturale, come la Val Rosandra, e potrebbero avere un impatto ambientale sul territorio regionale se non venissero adottate opportune misure di cautela.
La Giunta regionale ha chiesto pertanto che nella fase di valutazione d’impatto ambientale transfrontaliera vengano fornite informazioni più dettagliate “in merito al potenziale interessamento delle varie matrici ambientali, con particolare riguardo all'ambiente carsico e ai corsi d'acqua”.
Alessandro Martegani