Foto: Radio Capodistria/Martegani
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Tutte le intese raggiunte nel corso di questi mesi sono state messe nero su bianco. Si parla del passaggio di proprietà dello stabilimento di Bagnoli a Innoway Trieste, la società partecipata da MSC, il riassorbimento di tutti i 261 lavoratori in esubero, il nuovo accordo sindacale e gli investimenti pubblici nell’area industriale. Al tavolo, insieme alle due aziende, erano presenti i rappresentanti dei comuni di Trieste e San Dorligo della Valle, della Regione Friuli Venezia Giulia, di Confindustria Alto Adriatico e delle organizzazioni sindacali e territoriali. Il presidente Massimiliano Fedriga ha dichiarato che l’Accordo di Programma segna un punto fondamentale per la regione: “per la prima volta viene sottoscritto l’impegno del Governo ad avviare un’interlocuzione con la Commissione europea, volta all’attuazione dell’allegato VIII del trattato di pace siglato nel 1947, per intervenire sul regime fiscale agevolato comparabile con gli altri porti franchi o zone franche dell’Ue”. L’assessore al lavoro Alessia Rosolen invece ha rimarcato l’impegno profuso dall’ente regionale negli ultimi otto mesi alla stesura dell’accordo e negli ultimi due anni a sostegno dei lavoratori, anche con il finanziamento del contratto di solidarietà. L’accordo, che chiude due anni di vertenza, prevede che MSC rilevi lo stabilimento produttivo di Bagnoli, per avviarvi una produzione di carri ferroviari tecnologici, 1500 unità l’anno a regime. La multinazionale finlandese Wartsila, si impegnerà a garantire i livelli occupazionali delle altre sedi in Italia, dove sono occupate un totale di 200 persone, e di quella di Trieste, dove permarrà il service e il centro di ricerca e sviluppo, in cui continueranno ad essere impiegati 600 lavoratori.

B.Ž.