Un incontro definito molto cordiale e amichevole quello tra Papa Francesco e i presuli sloveni, guidati dall'arcivescovo di Lubiana e metropolita sloveno Stanislav Zore. Il pontefice ha invitato la chiesa slovena a far sentire la propria vicinanza ai sacerdoti ma anche alle persone comuni, a far percepire il senso di ottimismo e speranza che hanno la fede, il Vangelo e la cristianità.
Durante l'udienza sono stati affrontati temi quali la famiglia, con il ruolo importante di genitori e nonni, i giovani, il rapporto tra Stato e Chiesa ed altre questioni liturgiche.
Si tratta della quarta visita ad limina apostolorum dei vescovi sloveni in Vaticano dopo quelle del 1992, 2001 e 2008. Generalmente i vescovi di tutto il mondo sono tenuti a far visita alla Santa Sede per discutere dei problemi della Chiesa del proprio paese ogni cinque anni o come stabilito dal Vaticano; la delegazione slovena vi ha invece fatto ritorno dopo 10 anni e soprattutto dopo lo scandalo finanziario dell'Arcidiocesi di Maribor del 2011.
I presuli sloveni, erano presenti anche il vescovo di Capodistria Jurij Bizjak e il vescovo emerito Metod Pirih, hanno invitato Papa Francesco a visitare quanto prima la Slovenia. Il pontefice ha accolto con interesse l'invito specificando che non visita spesso grandi paesi europei ma che preferisce realtà piu' piccole per il messaggio che può portare e trasmettere alla gente
Lara Drčič