Foto: Radio Capodistria
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Portati all'attenzione dell'ombudsman Peter Svetina i disagi provocati dalle attività dello scalo capodistriano, in particolare dovuto all'inquinamento acustico, luminoso e atmosferico. Il difensore ha promesso di affrontare seriamente la problematica invitando i rappresentanti dell'Iniziativa civica a inviare un'istanza dettagiata alla sede centraledi Lubiana. Anche il sindaco Gregor Strmčnik ha ricordato che il contenzioso con il porto va avanti da una decina di anni e che Ancarano non intende retrocedere sulle proprie richieste, poco contano i record del porto in termini di container manipolati se continua a ledere i diritti fondamentali degli abitanti che vivono su questo territorio, ha detto il primo cittadino che ha aggiunto che la problematica può essere risolta soltanto tramite un accordo trilaterale tra la società che gestisce lo scalo, Luka Koper, il comune di Ancarano e lo stato sloveno che detiene le quote di maggioranza del porto.

Svetina ha avuto modo di visitare anche la sede capodistriana dell'amministrazione finanziaria dove è stato informato circa le problematiche legate all'attuazione del bilinguismo. "Ci è stato segnalato che per quanto riguarda il rispetto del bilinguismo esistono prassi diverse nei procedimenti amministrativi tra i vari uffici pubblici, fatto questo che segnaleremo al Ministero della pubblica amministrazione affinchè si arrivi all'uniformità e che entrambe le lingue siano rispettate allo stesso modo, come del resto è scritto anche nella Costituzione", ha detto Peter Svetina.

Il difensore civico ha elogiato il sindaco e il comune per quanto fatto nell'ultimo periodo per la popolazione anziana della municipalità, con la realizzazione tra gli altri del nuovo centro intergenerazionale di Ancarano, che ha ospitato gli incontri e dove è stato inaugurato "L'angolo dell'ombudsman", e soprattutto per quanto fatto per il gruppo di madri e bambini ucraini, arrivati ad Ancarano dopo lo scoppio della guerra, e ospitati presso le strutture del Ministero degli Interni a Punta Grossa. Un ottimo esempio di integrazione, umanità e collaborazione che va preso ad esempio anche da altri comuni sloveni, ha sottolineato Svetina. (ld)

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