Ci sono voluti un anno e mezzo di lavoro inteso a trovare la giusta formula giuridica e amministrativa per rendere l'accordo in sintonia con le leggi e le regole in materia di gestione dei camposanti. Lo hanno firmato Graziella Cazzaniga Palermo, presidente dell'Associazione Italiani di Pola e dell'Istria - Libero comune di Pola in Esilio, e Darko Bijelić, direttore della società municipalizzata di onoranze funebri. In pratica gli esuli si assumono l'onere di pagare la tassa cimiteriale di 20 euro all'anno per tomba e di eseguire pure interventi di manutenzione e riparazione. Dal canto suo Darko Bijelić si è detto compiaciuto per aver trovato una soluzione al problema della normativa deficitaria in fatto di cimiteri, che non considera il valore immateriale delle tombe abbandonate permettendo il loro riutilizzo alla scadenza dei dieci danni dal pagamento dell'ultima tassa. Al raggiungimento dell'accordo, che si spera abbia un seguito, visto che le tombe storiche di famiglie italiane sono centinaia, ha dato il suo prezioso contributo il vicesindaco italiano di Pola, Bruno Cergnul. Sicuramente 16 tombe storiche salvate non è un grande numero, però si spera che il modello della collaborazione avrà un seguito con l'entrata in campo di altre associazioni ed eventuali discendenti. Ad ogni modo il primo passo è stato fatto e l'accordo in parola verrà inoltrato per conoscenza al Consolato Generale d' Italia a Fiume che ne valuterà l'applicabilità ai cimiteri del capoluogo quarnerino.
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