
Negli scorsi mesi, la polizia di Capodistria ha indagato su quattro rapine a distributori di carburante e su un furto di carburante nell'area di competenza territoriale del commissariato di Capodistria. Come hanno riferito nell'incontro con la stampa, grazie alla collaborazione con i colleghi italiani, sono risaliti a un cittadino sloveno di 49 anni residente a Trieste, che è stato arrestato nel capoluogo giuliano durante un'azione simile.
La polizia italiana ha informato i colleghi di Capodistria che il 19 marzo hanno arrestato il sospettato mentre tentava di rapinare un negozio a Trieste. La polizia slovena, tramite un'indagine, ha poi confermato che si trattava della stessa persona, ha spiegato Dejan Grandič, capo del Settore di polizia criminale della direzione di polizia di Capodistria. L'indagine, ha detto, è ancora in corso, poiché non si esclude la possibilità che il sospettato, attualmente in custodia cautelare a Trieste, sia responsabile di altri reati. Inoltre, stanno verificando se ci siano anche dei complici. Grandič ha spiegato che i reati - le rapine - in questione si sono verificati tra il 31 dicembre dello scorso anno e il 6 marzo di quest'anno a Plavje e Bivje, due ai distributori sulla strada verso Monte di Capodistria, mentre il furto di carburante è avvenuto sulla superstrada di Capodistria. L'uomo ha agito sempre con lo stesso modus operandi: entrava nei locali a volto coperto e con un oggetto che sembrava una pistola, minacciava i dipendenti e chiedeva il denaro. In questo modo si è appropriato in totale di oltre 30.000 euro in contanti. Le autorità competenti dovranno ora concordare la sua estradizione, poiché il processo si terrà in Slovenia. Per questi reati è prevista una pena detentiva da uno a quindici anni. Il 49enne è un volto noto alla polizia di Capodistria. Come ha sottolineato ancora Grandič, in passato era già stato indagato per reati simili e più volte fermato dalla polizia per abuso di sostanze stupefacenti. (ld)