Ci sono voluti tre anni per preparare la bozza del piano regolatore di Capodistria che da ieri è disponibile alla consultazione pubblica. Per gli ideatori del documento la precedente politica di pianificazione territoriale non è più adatta a tempi, anche dal punto di vista giuridico, visto che si basa sulle direttive del 1986. Capodistria si chiede dunque chi è e dove sta andando. Una città col porto, ma che non vuole essere solo una città portuale, come ci ha spiegato il sindaco Aleš Bržan.
“Chiedendoci cosa è Capodistria, chi siamo e dove vogliamo andare, credo che la risposta sia che è il centro economico di questa regione ed è ciò che vuole rimanere. Abbiamo il porto che funziona ed è bene che resti così, abbiamo un turismo che pian piano si sta evolvendo. Ci serve anche una terza possibilità economica con la quale crescere ancora e creare nuovi posti di lavoro. All'interno del piano regolatore ci sono tanti altri punti che toccano aspetti che dovevano essere risolti da decenni, che per mancanza di volontà o tempo non è stato fatto”.
Nell’area di Villa Decani sarebbe prevista un parco tecnologico che andrebbe a creare circa mille posti di lavoro nell’arco di un decennio. I cambiamenti principali riguardano inoltre lo sviluppo territoriale sostenibile, in particolare il traffico, l’approvvigionamento con l’acqua potabile, il problema degli immobili e dei cambiamenti climatici. Nel corso degli anni il Comune ha registrato una migrazione degli abitanti dal centro urbano verso l’entroterra causa della mancanza di alloggi. In ogni modo una ingente quantità di terreni edificabili sarebbe rimasto non sfruttato. Una parte di questi verrà riqualificata per favorire le aree verdi.
Le consultazioni pubbliche, la prima già giovedì a Gracischie, saranno 15, ma è stato creato anche un portale ad hoc per facilitare la presentazione di osservazioni entro la fine di marzo. Al momento, però, c’è solo la versione slovena. Come sottolineato dal sindaco negli ultimi due anni è diventato difficile pianificare, ma l'amministrazione Bržan dice che ce la metterà tutta per portare il piano regolatore in cantiere entro la fine dell'anno.
Maja Cergol