Sono quasi 900 mila le micro e piccole imprese italiane messe rischio dall'aumento dei costi dell'energia in Italia.
I dati giungono da uno studio della Confartigianato che ha analizzato l'impatto sempre più vasto e pesante della corsa dei prezzi di gas ed elettricità sulle aziende di 43 settori.
Si tratta di un problema che impatta anche sull’occupazione: le imprese a rischio occupano più di tre milioni e mezzo di addetti, pari al 20,6 per cento dell'occupazione del sistema imprenditoriale italiano.
La regione più esposta agli effetti del caro-energia sull'occupazione delle piccole imprese è la Lombardia, con 139 mila aziende e 751mila addetti a rischio seguita dal Veneto, con 77 mila piccole imprese e 376 mila occupati, Emilia Romagna e Lazio.
“Rischiamo – ha detto il presidente di Confartigianato Marco Granelli - un'ecatombe di imprese: servono interventi immediati, ma anche altrettanto rapide riforme strutturali per riportare i prezzi dell'energia sotto controllo e scongiurare una crisi senza precedenti”.
Alessandro Martegani