Dai rilevamenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia risulta che il terremoto ha avuto ipocentro a solo 1 chilometro di profondità ed epicentro vicino ai comuni di Viagrande e Trecastagni. La superficialità dell'ipocentro del sisma ha contribuito ad amplificare l'effetto della scossa, che è stata nettamente avvertita anche a Taormina, nel Siracusano e nel Ragusano dove intere famiglie con bambini piccoli si sono riversate in strada. I danni maggiori sono segnalati nella zona di Zafferana Etnea, dove ci sono stati cedimenti di case vecchie e abbandonate. Il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, ha convocato il Comitato operativo e fatto un sopralluogo nella zona interessata dal sisma dove scuole e palestre sono state aperte per accogliere le persone che non possono o non vogliono rientrare nella propria casa, perché inagibile o per paura. Intanto il sottosegretario alla Presidenza del consiglio dei ministri Vito Crimi ha assicurato che sarà garantita la massima assistenza e immediata sistemazione a chi ha visto crollare la propria casa, per tutti gli altri saranno invece allestiti luoghi sicuri di ritrovo. La scossa era stata preceduta da uno sciame sismico che preoccupa gli esperti: l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Catania sottolinea che si tratta di una sismicità che non lascia tranquilli e che ricorda quella dell'ottobre del 1984 che provocò un morto a Zafferana Etnea. Escluso però il collegamento con la recente attività dello Stromboli, nelle Eolie, "perché i due vulcani appartengono a contesti geodinamici diversi".

Maja Novak

 Foto: Reuters
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