"Buon viaggio papà", ha scritto il figlio Alberto Angela sui suoi profili social annunciando la scomparsa del padre. Nato a Torino nel 1928, Piero Angela aveva iniziato la sua carriera giornalistica lavorando in Rai come cronista radiofonico per poi diventare inviato e conduttore del TG. La sua grande popolarità è legata soprattutto ai programmi di divulgazione scientifica, come Quark e Superquark, con cui ha fondato per la televisione italiana una solida tradizione documentaristica. Ha scritto anche diversi libri, sempre di carattere divulgativo.
Cordoglio per la morte di Piero Angela è stato espresso anche dalle massime cariche dello stato italiano. "Provo grande dolore per la morte di Piero Angela, intellettuale raffinato, giornalista e scrittore che ha segnato in misura indimenticabile la storia della televisione in Italia, avvicinando fasce sempre più ampie di pubblico al mondo della cultura e della scienza", ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. "Scompare un grande italiano, cui la Repubblica è riconoscente", ha aggiunto il capo dello Stato.
Anche il premier, Mario Draghi, ha dichiarato che "l'Italia gli è profondamente grata. È stato maestro della divulgazione scientifica, capace di entrare nelle case di generazioni di italiani con intelligenza, garbo, simpatia". Sempre secondo Draghi, "le sue trasmissioni e i suoi saggi hanno reso la scienza e il metodo scientifico chiari e fruibili da tutti. È stato un grande italiano, capace di unire il Paese come pochi".
E. P.