"Difendere le ragioni del governo sostenuto dalle Nazioni Unite": è questa la prima richiesta che Fayez al Sarraj, presidente del governo di Tripoli, metterà sul tavolo dei governi europei. Questa mattina il leader del governo di unità nazionale libico, ha iniziato tour diplomatico delle capitali europee, iniziando proprio da Roma, la seconda tappa del viaggio è Berlino dove è previsto l'incontro con la cancelliera tedesca, Angela Merkel. Domani si recherà a Parigi e poi a Londra
Sarraj è stato ricevuto a Palazzo Chigi per un colloquio di un'ora e mezza con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Alla fine dell'incontro i due non hanno voluto rilasciare dichiarazioni, a conferma della delicatezza della situazione, ma si sa che il governo di unità Nazionale chiede da tempo un sostegno esplicito e più deciso da parte dell'Europa contro quella che viene definita come "l'aggressione" del maresciallo Khalifa Haftar, che all'inizio di aprile ha lanciato un'offensiva contro Tripoli.
L'Italia ha però dimostrato nelle scorse settimane di essere in difficoltà: da una parte punta a recuperare un ruolo di primo piano nella crisi stabilizzando al situazione e soprattutto tenendo sotto controllo le partenze di migranti dalle coste libiche, dall'altra deve tener conto di posizioni come quella degli Stato uniti, che hanno appoggiato il generale Haftar. Da qui la richiesta di rafforzare i rapporto con al Germania e riavvicinarsi alla francia a Sarraj, che però nelle scorse settimane non aveva esitato a ventilare un aumento esponenziale degli sbarchi di migranti se la situazione non fosse ritornata sotto controllo, utilizzando ancora un volta l'immigrazione come strumento di pressione sull'Europa e in particolare sull'Italia.
In Libia intanto non è stata ancora accolta la tregua umanitaria proposta dalla missione di supporto dell'Onu, e si continuare a combattere:il numero degli sfollati sarebbe di 55mila persone e gli scontri avrebbero provocato, più di duemila feriti e 420 morti.
Alessandro Martegani