Partirà alle 15:00 la parata del Roma Pride, la manifestazione organizzata dalla comunità LGBTQ nella capitale italiana, che aveva innescato un duro confronto nelle settimane che avevano preceduto l'evento, a causa della decisione della regione Lazio di ritirare il patrocinio.
Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, aveva inizialmente concesso il patrocinio al Roma Pride, ma l'aveva ritirato dopo le proteste dall'associazione ultracattolica Pro Vita & Famiglia, che aveva accusato l'evento di promuovere "comportamenti illegali" come la pratica del cosiddetto "utero in affitto", la maternità surrogata, vietata in Italia, e che il centro destra vorrebbe sancire come reato anche se praticata all'estero.
L'amministrazione regionale ha ribadito "il proprio impegno sui diritti civili" e la disponibilità al dialogo, ma ha anche confermato di non voler sostenere "manifestazioni volte a promuovere comportamenti illegali, con specifico riferimento alla pratica del cosiddetto utero in affitto".
Una decisione contestata dagli organizzatori e dall'opposizione, e anche l'amministrazione comunale, a maggioranza di centro sinstra, ha confermato il sostegno al Roma Pride.
Proprio alla vigilia della manifestazione, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha trascritto i primi due atti di nascita esteri dei figli di due mamme (un bambino nato in Francia con madri italiana e francese e una bambina nata in Inghilterra, con una coppia di mamme italo-inglese). Si tratta di una procedura che per molti sindaci si può fare, ma che era stata bloccata con una circolare dal Governo di centro destra, preoccupato che fosse un modo per sdoganare la maternità surrogata.
In questo clima parte la manifestazione, che si snoderà per le vie della Capitale con una grande parata con ben 35 carri, da piazza della Repubblica fino a via dei Fori Imperiali e piazza Madonna di Loreto. È prevista la partecipazione di 20 mila persone e la presenza di amministratori, leader politici e vip. Testimonial, presenti alla parata, saranno Paola & Chiara con "Furore", la hit scelta come inno della manifestazione.
Alessandro Martegani