Per ora operativamente non dovrebbe cambiare nulla, funzioni e gettito fiscale della sede di Trieste del colosso delle assicurazioni dovrebbero rimanere invariati, ma la conferma dello spostamento a Milano della sede legale di Allianz dal primo gennaio 2020, un passo nell’aria da tempo che sarà formalizzato dall’assemblea straordinaria in programma il 20 novembre, preoccupa non poco il capoluogo giuliano.
Lo stesso gruppo ha assicurato che non ci saranno né ricadute occupazionali sul migliaio di dipendenti della sede di Trieste, né disimpegni, ma la transizione verso il capoluogo lombardo è in atto da tempo e ora si teme da una parte una riduzione della presenza in città di un soggetto storico e importante per l’economia di Trieste, dall’altra una sorta di effetto di emulazione anche per altre importanti società, come le Generali.
La società però, ha detto il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, ha “personalmente garantito che lo spostamento non comporterà alcuna compressione dell'occupazione”.
Ottimista anche il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, secondo il quale il trasferimento della sede legale di Allianz “ha un impatto pari a zero”. Dipiazza ha anche ricordato “la clausola di salvaguardia firmata durante l'amministrazione Serracchiani”, che farebbe rimanere le imposte pagate da Allianz in regione.
La stessa deputata del Pd Debora Serracchiani ha però definito la decisione del Cda di Allianz, “Una brutta notizia e un colpo al prestigio di Trieste e della regione intera”. “Auspico - ha aggiunto - che le rassicurazioni della società sui livelli occupazionali non siano di maniera e che non si affievoliscano nel tempo”.
Alessandro Martegani