Anche le forze di polizia di Trieste da qualche giorno possono utilizzare il taser, la pistola elettrica messa a disposizione degli agenti dopo un lungo confronto politico sull’opportunità di dotare la polizia di questi apparecchi.
Il termine taser è un acronimo di “Thomas A. Swift's Electric Rifle”, “fucile elettrico di Thomas A. Swift”, romanzo del 1911 di Victor Appleton, e le pistole sono prodotte dalla americana Axon. Si tratta di uno storditore elettrico, classificato come arma non letale: spara due elettrodi collegati tramite dei fili alla pistola, che trasmette una scarica ad alta tensione e bassa intensità che immobilizza chi viene colpito dai dardi. La scarica blocca immediatamente chi la riceve: la persona resta lucida, capisce cosa le viene detto, ma non riesce più a muoversi.
Da lunedì scorso anche le forze dell’ordine italiane stanno utilizzando la pistola ad impulsi elettrici, modello TX2, in 14 città metropolitane e vari capoluoghi di provincia, e alcuni consigli comunali stanno pensando di estenderne l’uso anche ai vigili urbani.
La Questura di Trieste in una nota ha fatto sapere che la pistola serve a “inabilitare temporaneamente le funzioni motorie del soggetto attinto e dunque renderlo inoffensivo”, precisando che l’uso del taser costituirà, comunque, l’extrema ratio, "per le sole situazioni critiche nelle quali il rapporto con soggetti pericolosi, sempre improntato alla ricerca del dialogo e di una ragionevole collaborazione, dovesse rivelarsi di per sé inefficace”.
In generale potrebbe essere utilizzato situazioni con soggetti violenti, magari in possesso di armi bianche, in modo da immobilizzarli senza pericolo per gli agenti. primo utilizzo del taser sulle strade italiane è avvenuto a Roma lo scorso 14 marzo, a Tor Bella Monaca, per evitare atti di autolesionismo di un uomo, e anche mentre in settimana a Milano un giovane è stato immobilizzato mentre minacciava di ferirsi brandendo un coltello
Il governo italiano ha predisposto un protocollo di utilizzo, in modo da evitare abusi: le polemiche che hanno accompagnato questo strumento infatti sono state molte, anche alla luce di studi, come quello effettuato quattro anni fa dall’università di Cambridge, secondo cui l’uso della pistola elettrica avrebbe raddoppiato il rischio che la polizia usi la violenza contro i cittadini. La polizia viene spesso accusata di abusare di questo strumento anche negli Stati Uniti, dove migliaia di persone sono morte dopo essere state colpite dalla scarica. Nel 2007 l’ONU aveva giudicato il taser uno strumento di tortura.
Alessandro Martegani