Nuova polemica tra Lega e Partito Democratico sulle misure di contenimento del Covid. Dopo le informative del ministro della Salute, Roberto Speranza, al Senato ed alla Camera, che ha spiegato che allo stato attuale non ci sono le condizioni per allentamenti ed ha comunicato che il prossimo Dpcm conterrà le regole valide fino al 6 aprile, ovvero fino dopo la Pasqua, Matteo Salvini ha dichiarato: "Mi rifiuto di pensare ad altre settimane e altri mesi, addirittura di chiusura e di paura. Se ci sono situazioni locali a rischio, si intervenga a livello locale. Però parlare già oggi di una Pasqua chiusi in casa non mi sembra rispettoso degli italiani". Il leader del Carroccio ha aggiunto: "La parola al buon senso. I sindaci di tutta Italia e di tutti i colori politici chiedono di riavviare alcune attività economiche, sociali, imprenditoriali che non comportano alcun rischio". Salvini ha inoltre ribadito la necessità, dal suo punto di vista, che il ministro della Salute cambi passo ed ha annunciato: "Lo aiuteremo a offrire questa discontinuità. Siamo già al lavoro per aiutarlo".
A difendere il rigore richiesto da Speranza arriva il segretario del Pd, Nicola Zingaretti che sui social scrive: "Vedo che, sulla pandemia Salvini purtroppo continua a sbagliare e rischia di portare fuori strada l'Italia. Prima sono state le mascherine, che erano inutili, ora, cavalcando la stanchezza di tutti, si attaccano le regole per la Pasqua. Quello che è irrispettoso per gli italiani e gli imprenditori è mettere a rischio le loro vite e prolungare all'infinito la pandemia e quindi la possibilità di avere la ripresa economica. Buon senso e coerenza è avere una linea indicata dal Governo e rispettarla. Così si sta in una maggioranza e si danno certezze alle persone. I problemi si risolvono, non si cavalcano".
Intanto l'indice Rt ha superato la soglia di 1 a livello nazionale, passando da 0,91 a 1,02 in soli quattro giorni, una progressione che non si registrava dallo scorso ottobre. I calcoli si basano sui dati della Protezione civile. Inoltre, le varianti inglese e brasiliana sono state individuate per la prima volta nelle acque di scarico italiane. La ricerca è stata condotta dal gruppo di lavoro coordinato dall'Istituto superiore di Sanità, in collaborazione con l'Istituto Zooprofilattico della Puglia e della Basilicata.
Davide Fifaco