Sono almeno 8 i migranti deceduti nel tentativo di raggiungere l'Italia dalle coste del Nord Africa su un barcone, che è stato soccorso da una motovedetta della Guardia costiera in acque Sar Maltesi che poi si è diretta verso Lampedusa.
Poco prima le motovedette della Capitaneria e della Guardia di finanza avevano soccorso altri due barconi con a bordo complessivamente 75 persone. Sul primo natante, con 37 persone originarie di Camerun, Costa d'Avorio, Ghana, Guinea e Senegal, anche 14 donne, una delle quali incinta, e un minore.
Fra gli 8 cadaveri, trovati sul barcone soccorso dalla Guardia costiera in acque Sar Maltesi, vi sono anche quelli di tre donne, una delle quali incinta. Tra i migranti salvati, che dovrebbero essere 46, anche due donne incinte.
Sembrerebbe, inoltre, che sull'imbarcazione ci fosse anche un neonato morto assiderato e poi gettato in acqua dalla madre in questa ultima tragedia. Lo hanno raccontato i superstiti che hanno parlato con gli investigatori della squadra mobile di Agrigento. Il neonato risulta disperso, mentre la madre è morta durante la traversata ed è stata trovata sul natante insieme ad altri 7 cadaveri. Oltre al neonato risulta disperso anche un altro uomo che si sarebbe gettato in acqua dopo aver visto la madre gettare in mare il figlio morto, nel tentativo di recuperarlo, che però è stato inghiottito dalle onde e di cui non si sa più nulla.
La Procura di Agrigento ha aperto un fascicolo d'inchiesta su quest'ultima tragedia del mare. Le ipotesi di reato, al momento a carico di ignoti, sono favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e morte quale conseguenza di altro reato.
Filippo Mannino, sindaco di Lampedusa e Linosa, ha rivolto un appello al presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, chiedendo che il governo non lasci a gestire da sole le istituzioni locali queta terribile tragedia.
Secondo i dati del Viminale, dal 1° gennaio 2022 al 30 dicembre sono arrivate 104.061 persone, contro le 67.034 del 2021 e le 34mila del 2020.
Davide Fifaco