Dopo la polemica nata qualche giorno fa sull'Airbus voluto dal governo Renzi che l'attuale vicepremier Luigi Di Maio ed il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Danilo Toninelli hanno deciso di dismettere rescindendo il contratto di leasing del velivolo, l'ex leader del Pd ha deciso di ribattere a quelle che lui ritiene delle falsità.
Sono arrivate le precisazioni dell'ex presidente del Consiglio, Matteo Renzi, sulla questione del cosiddetto "Air Force Renzi", che ha definito l'intero caso una delle più grandi bufale costruite dal Movimento 5 Stelle. Renzi ha sottolineato di non aver mai utilizzato il velivolo ma che come ogni primo ministro ha sempre usufruito dell'aereo di Stato, lo stesso che in questi giorni è stato usato da Giuseppe Conte per volare negli Stati Uniti, dove ha incontrato Donald Trump.
Di Maio e Toninelli, in un video postato su Facebook, hanno ricordato i costi ed il risparmo per lo stato, pari a circa 108milioni, a cui si arriverebbe con la rinuncia a questo velivolo. Il particolare Toninelli ha definito l'Airbus la "rappresentazione della megalomania di Renzi".
Dura la risposta del neo senatore, che ha definito una buffonata la rottamazione dell'aereo di rappresentanza. L'ex leader del Pd ha postato un video sui social, per fare chiarezza, dopo che il filmato, realizzato dal Movimento 5 Stelle ha totalizzato in pochi giorni oltre 10 milioni di visualizzazioni. Nel filmato l'ex premier spiega che tutto è nato il giorno in cui Matteo Salvini doveva presentarsi in Parlamento per riferire sul furto dei 49 milioni di euro da parte della Lega. Un furto che tocca un nervo scoperto dei 5 Stelle, che hanno sempre messo l'onestà al primo posto e si sarebbero quindi inventati la bufala dell'Air Force Renzi per sviare l'attenzione.
Il senatore del PD ha poi spiegato che l'aereo avrebbe dovuto portare i rappresentanti delle aziende italiane in missione all'estero, per stipulare nuovi contratti, in un comparto, quello delle esportazioni, che vale 448 miliardi di euro; rappresentanti che avrebbero pagato di tasca propria il viaggio. Renzi ha poi parlato di altre immagini manipolate ed ha annunciato la querela della senatrice Giulia Lupo, che, sempre in merito all'aereo di rappresentanza, avrebbe insinuato: "Chissà che interessi aveva Renzi". Per il rappresentante dei democratici quindi si tratterebbe di una campagna di diffamazione ordita strategicamente dai 5 stelle.