Un fine settimana agitato quello che si è vissuto nella provincia di Bolzano, dopo che lo scorso venerdì il consiglio provinciale ha approvato il disegno di legge numero 30 sulle “Disposizioni per l’adempimento degli obblighi della Provincia Autonoma di Bolzano derivanti dall’appartenenza dell’Italiana all’Unione Europea”, nella quale le dizioni “Alto Adige” e “Altoatesino” sono state sostituite“provincia di Bolzano”. A deciderlo l’asse politico tra destra tedesca e Svp, con l’appoggio iniciale della Lega che in commissione aveva votato a favore, per poi invece esprimersi contro al momento del voto in aula.
Un caso rimbalzato a livello nazionale, tanto che anche il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia, è intervenuto chiedendo che il consiglio provinciale modifichi la legge, che altrimenti verrà impugnata dal governo.
Il presidente della provincia autonomia Arno Kompatscher ha ammesso l’errore, dicendo che “non ci si può muovere a colpi di maggioranza su questi temi” e ha ribadito che “la denominazione Alto Adige non è stata abolita, visto che la denominazione della Regione Trentino Alto Adige Südtirol è sancita dalla Costituzione”.
Rientra, quindi, per ora la polemica che nasce dalla diffidenza dei partiti di lingua tedesca della regione, alcuni dei quali portano avanti più o meno velatamente un progetto indipendentista, che sul lungo, temono alcuni, potrebbe alimentare movimenti secessionisti anche in altre aree del paese.
Barbara Costamagna