Matteo Salvini non sarà processato per il caso Diciotti. L'aula del Senato, con un risultato ampiamente prevedibile dopo il parere della giunta contro il via libera al processo, ha negato l'autorizzazione a procedere nei confronti del ministro dell'Interno con 237 i voti a favore della relazione della giunta, 61 contrari e nessun astenuto.
Salvini era stato accusato di sequestro di persona per aver bloccato per giorni, a bordo della nave della marina militare italiana Diciotti, 137 migranti soccorsi lo scorso 16 agosto al largo dell'isola di Malta. La nave era giunta fino al porto di Catania, e i migranti erano stati fatti sbarcare solo 10 giorni dopo, in seguito a una lunga trattativa e a un mare di polemiche.
Per il tribunale dei ministri c'era stata "la precisa volontà del ministro dell'Interno" di privare della libertà personale le persone a bordo, ma la maggioranza dei senatori hanno accettato al versione del vicepremier che in aula ha assicurato di aver solo tutelato la sicurezza del paese e l'interesse pubblico.
Salvini ha incassato l'appoggio della Lega e del Centro destra, ma anche del Movimento 5 Stelle, tradizionalmente contrario alle tutele dei parlamentari, che aveva deciso di difendere il ministro dopo una consultazione on line. Anche fra i grillini non sono mancati però tre voti a favore del processo, delle senatrici Paola Nugnes, Elena Fattori e Virginia La Mura, che ora dovranno affrontare il giudizio dei probi viri del partito, come minacciato dal capogruppo Stefano Patuanelli.
Il risultato è stato poi duramente contestato dai senatori del Pd e di Liberi e uguali, che hanno accusato il Movimento 5 Stelle aver tradito i propri principi per rimanere al governo. L'esecutivo ha comunque superato una prova che poteva metter a rischio gli equilibri, e proprio poche ore dopo il voto ha approvato il decreto sblocca-cantieri, che aveva diviso la maggioranza nei giorni scorsi.

Alessandro Martegani

Foto: Reuters
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