“Profondo rispetto per la Costituzione e un'attenzione morale costantemente espressa e sollecitata”: sono le due caratteristiche principali che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha indicato parlando della personalità di Enrico Berlinguer, segretario del partito Comunista Italiano dal 1972 al 1984, uno dei volti più noti e più stimati della politica italiana.
Era nato esattamente cento anni fa, il 25 maggio 1922, a Sassari: dopo aver fatto parte del movimento antifascista sardo, nel 1943 s'iscrisse al Partito Comunista. Guidò i giovani comunisti fino al 1956 e nel 1962 entrò nella segreteria del PCI, diventandone segretario generale 1972 e guidando il partito per 12 anni.
Sotto la sua guida il PCI toccò il massimo consenso elettorale, con il 34,4 per cento nel 1976, e alle elezioni europee del 1984, quando era già scomparso, il partito superò per la prima e unica volta la Democrazia Cristiana: soprattutto però Berlinguer fu una figura di riferimento di una politica sana, appassionata, umana e con una rigida regola morale.
Svolse un ruolo di grande importanza nel movimento comunista internazionale, prendendo esplicitamente le distanze dall'Unione Sovietica e proponendo un modello alternativo, l’eurocomunismo. Uomo di grandi capacità di dialogo, tentò di realizzare, collaborando con Aldo Moro, il compromesso storico, e pose il tema della questione morale nella gestione del potere da parte dei partiti politici. Fu soprattutto però uno dei politici più amati e stimati della storia italiana, in possesso di una gentilezza e di un carisma in grado di guadagnarsi il rispetto di alleati e avversari, attivisti e semplici cittadini.
Nel giorno della sua morte, colpito da un ictus durante un comizio a Padova il 7 giugno del 1984, decise continuare a parlare, nonostante la folla, dopo i cori di sostegno, lo invitasse a smettere e a riposarsi. Morì pochi giorni dopo a causa di un'emorragia cerebrale.
L’affetto e la stima per il segretario del PCI furono evidenti anche al suo funerale, dove partecipò più di un milione di persone, con leader politici di tutti i partiti, rappresentanti istituzionali e di partito da tutto il mondo: rimase famosa l’immagine del Presidente della Repubblica Sandro Pertini, che si chinò sopra la bara, baciandola tra gli applausi dei presenti.
La sua figura è stata ricordata un po’ ovunque in Italia: il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha reso omaggio a Enrico Berlinguer in una cerimonia all'Università di Sassari, mentre nell'Aula della Camera il segretario del Pd, Enrico Letta, ha definito Berlinguer un “grande italiano, un uomo di Stato che antepose sempre la Nazione alla parte, angosciato della vicenda del rapimento ed assassinio di Aldo Moro, sempre dalla parte dello Stato e della difesa delle Istituzioni”.
Alessandro Martegani