Nelle ultime ore si è assistito all'ennesimo botta e risposta tra Matteo Salvini ed Enrico Letta sul ddl Zan, con il primo che spinge per trovare un accordo ed il secondo che si rifiuta di accettare il compromesso proposto dal leader della Lega.
Letta ha spiegato: "Quando mi si chiede perché non parlo con Salvini di questo tema, io dico: Salvini ritiri tutte le posizioni omofobe che ha espresso in Europa, a partire dal sostegno alle legge di Orban".
Salvini ha replicato invitando il leader del Pd a scegliere il confronto.
Oggi è scaduto il termine per la presentazione di emendamenti per la modifica del testo, rimangono quindi da capire le prossime mosse di Italia Viva e Lega.
Il leader della stessa Italia Viva, Matteo Renzi, ha affermato che a suo giudizio "un compromesso è possibile su alcuni articoli, quelli che introducono il concetto di identità di genere, che trattano la libertà di espressione e che riguardano l'insegnamento antidiscriminazione nelle scuole.
Secondo Renzi "un accordo è a portata di mano", perché " la Lega, dopo mesi di ostruzionismo, ora si dice disponibile". In tal senso il leader di Iv dice di "non capire perché Letta si sia messo di traverso".
Ma né Italia Viva né la Lega hanno chiarito le loro idee sui tre articoli indicati da Renzi. La proposta del presidente della commissione Giustizia, il leghista Andrea Ostellari, giudicata da Iv "un passo avanti" e respinta dal Pd, non è stata fatta propria dalla Lega, che anzi ha ribadito di voler puntare ad introdurre una semplice aggravante comune per i reati di odio omo-transfobico, soluzione inaccettabile per Pd e Leu. Rimangono quindi da sciogliere alcuni importanti nodi sui voti agli emendamenti. Il partito di Renzi voterà insieme al centrodestra, spostandosi quindi verso posizioni più conservatrici? Il Pd accetterà qualche compromesso, tenendo conto che la fiducia verso la Lega è praticamente nulla e vista, appunto, la recente polemica tra Letta e Salvini dopo che il partito di quest'ultimo al Parlamento europeo ha votato in favore dell'Ungheria di Orban e della sua legge anti Lgbt?
Davide Fifaco