“Un prolungato rialzo dei rendimenti dei titoli di stato” avrebbe effetti gravi sulle banche, che hanno investito in questi strumenti 850 miliardi, e sulle famiglie che, direttamente o indirettamente, detengono 100 miliardi di titoli pubblici”.
Nella Giornata del Risparmio, il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco ha messo nuovamente in guardia contro il rischio di un’impennata dello spread e quindi dei rendimenti sui titoli di stato che aumenterebbero il debito e ridurrebbero il valore delle somme investite.
“Il debito pubblico dell'Italia è sostenibile”, ha detto il Governatore, ma “deve essere chiara la determinazione a mantenerlo tale, ponendo il rapporto tra debito e prodotto su un sentiero credibile di riduzione duratura”.
Il richiamo di Visco è giunto a poche ore dalla lettera della Commissione europea, che attende una nuova versione della manovra entro metà novembre, ma il governo continua a confermare cifre e misure della legge di bilancio, giunta oggi al Quirinale, in vista del dibattito Parlamentare che inizierà a fine novembre.
Il deficit, ha detto il ministro dell’economia Giovanni Tria, “non salirà come paventato da alcuni interlocutori, istituzionali e non”, e il dialogo con l'Europa “deve continuare perché un’Italia che cresce - ha aggiunto - non fa bene solo all’Italia ma fa bene anche all’Europa”. Tria ha anche definito “non giustificato” il differenziale di rendimento fra titoli Italiani e quelli tedeschi, poiché sia il tessuto economico italiano sia le banche sono solidi.
Anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è intervenuto sull’equilibrio dei conti pubblici, condizione essenziale, accanto alla tutela dei risparmi delle famiglie, ha detto, “per l’esercizio dell’effettiva sovranità del paese”.