In Italia la curva dei contagi segnala una ricrescita. A dichiararlo è il presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro. "Il contagio, in questo momento, avviene soprattutto a livello familiare. Questo è un elemento importante", ha aggiunto Brusaferro.
Scendono invece i casi nelle Residenze sanitarie assistenziali mentre alcuni focolai - spiega Brusaferro - sono segnalati presso le strutture ospedaliere, fatto probabilmente riconducibile alle nuove varianti. Preoccupa il dato che ci si sta avvicinando alla soglia di allarme di 250 casi per 100mila abitanti, che rende necessarie misure tempestive e radicali per contenere le varianti del virus, quindi maggiori misure di contenimento predisposte dalle Regioni.
Il direttore della Prevenzione del ministero della salute, Gianni Rezza, ha spiegato che “la variante brasiliana era presente in più del 4% dei ceppi isolati in Italia; bisogna fare uno sforzo maggiore per contenerla”. La cabina di regia ha quindi invitato tutte le regioni dove è presente a implementare misure di restrizione e contenimento maggiori, per intervenire tempestivamente dando anche impulso alla campagna vaccinale.
Anche gli ospedali sono sempre più sotto stress, con il tasso di occupazione in terapia intensiva che a livello nazionale è complessivamente in aumento.
Fortunatamente il commissario all'emergenza Covid, il generale Figliuolo, ha annunciato che nelle prossime due-tre settimane, quindi entro la fine di marzo, dovrebbero arrivare in Italia oltre 7 milioni di dosi di vaccini.
Il generale ha sottolineato come sia necessaria una forte velocizzazione nella distribuzione delle dosi, così come sarà cruciale individuare i luoghi dove somministrarle. Inoltre, il governo italiano ha preso una netta posizione con l’AstraZeneca che non ha autorizzato l'esportazione di 250.000 dosi di vaccino in Australia, dove peraltro la pandemia, in questo momento, è ai minimi termini.
Davide Fifaco