Una serie d’impegni su provvedimenti concreti, un invito all’unità per il paese, ma soprattutto la sottolineatura di una netta discontinuità con il passato a partire dal linguaggio e dallo stile. Sono questi i passaggi principali dell’intervento di Giuseppe Conte che oggi alla Camera ha chiesto la fiducia per il nuovo governo Giallo rosso.
Anche nella replica, avvenuta dopo il dibattito del pomeriggio, il Premier ha ribadito come la costruzione della nuova maggioranza, criticata da Forza Italia, ma soprattutto da Fratelli d’Italia e dalla Lega come un’operazione che punta esclusivamente a evitare le elezioni e mantenere il potere, vada invece nell’esclusivo interesse del paese. Soprattutto, ha sottolineato, il nuovo governo punta a cambiare anche stile e linguaggio per lasciarsi alle spalle una stagione di contrasti e tensioni.
In aula ne corso della replica non sono mancate le contestazioni, che hanno anche provocato la reazione del premier: "Avete parlato di tradimento – ha detto Conte - ma permettetemi di dire che conosco la vostra abilità comunicativa, ma ripetere all'infinito queste parole non potrà cambiare la realtà dei fatti: questa è una grande mistificazione. Il fatto di pensare – ha aggiunto - che una singola forza politica o addirittura il suo leader possa decidere ogni anno a suo piacimento o addirittura a suo arbitrio di poter portare il Paese alle elezioni è irresponsabile".
“Non ho mai detto e non dirò mai che voi avete tradito – ha continuato -: mi rivolgo alla Lega. Dico che mentre il M5s è stato coerente al proprio programma voi dimostrate di essere coerenti alle vostre convenienze elettorali.”
Fra i temi toccati da Conte sia nel primo intervento sia nella replica, ci sono stati naturalmente accenni alla gestione dell’immigrazione, alla sicurezza che, ha detto, non è un settore appannaggio solo del centro destra, ma anche alla crescita e lo sviluppo sostenibile, al miglioramento di Scuole e università, asili nido e servizi alle famiglie, fino alla prossima legge di bilancio.
E mentre all’interno dell’aula si discuteva della fiducia, Lega e Fratelli d’Italia manifestavano in Piazza Montecitorio. Sul palco sono saliti il leader del Carroccio Matteo Salvini e la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, oltre al governatore della Liguria, Giovanni Toti, mentre i parlamentari di Forza Italia hanno scelto di fare opposizione al nuovo governo dentro le Aule parlamentari
Giorgia Meloni, che ha organizzato la manifestazione, ha sottolineato la partecipazione all’iniziativa: “Diciamo no - ha detto la presidente di Fratelli d'Italia - a questi signori asserragliati in questo palazzo”.
“In piazza - ha aggiunto Matteo Salvini - c'è un pezzo di Italia, che penso sia maggioranza nel Paese, che chiede di votare”.
Non sono state esposte bandiere di partito ma solo qualche tricolore e alcuni manifestanti si sono esibiti nel saluto romano.
Silvio Berlusconi intanto non rinuncia a cercare l’unità del centro destra e ha proposto la creazione di un tavolo comune con Lega e Fratelli d’Italia per “fare opposizione parlamentare più efficace”.
Alessandro Martegani