"Il governo la scorsa estate non è mai andato in vacanza" nella gestione dell'emergenza da Covid 19 in Italia. Così risponde il presidente del Consiglio Giuseppe Conte all'inchiesta del quotidiano la Repubblica sull'azione dell'esecutivo. "Se davvero in estate avessimo mollato la presa, oggi non potremmo contare sul rafforzamento dei nostri strumenti di difesa e vivremmo già in pieno lockdown generalizzato". Il premier continua spiegando: "Non è corretto paragonare l'azione dell'esecutivo a quella delle cicale, che oziano e friniscono nella canicola", evidenziando di non poter accettare che "passi il messaggio di un presidente e di un governo che hanno abdicato ai propri doveri approfittando della pausa estiva", quando invece tutto l'esecutivo si è impegnato nello studio della soluzione dei vari problemi "avendo cura, insieme ai ministri competenti e ai vari esperti, che la piena ripresa delle varie attività sociali ed economiche avvenisse in piena sicurezza", osserva. "Dobbiamo continuare a essere determinati e rimanere uniti. E proprio per questo è importante ascoltare le differenti voci che si levano nel Paese", prosegue Conte, che conclude affermando: "Dobbiamo prendere atto che siamo alle prese con uno tsunami che sta scuotendo l'intera Europa, mettendo in difficoltà tutti i Paesi".
Intanto il rapporto settimanale dell'Istituto Superiore di Sanità sembra annunciare cambiamenti nella mappa tricolore. Alcune regioni come Campania, Veneto e Toscana rischiano di abbandonare la zona gialla e l'Alto Adige in anticipo diventa già 'zona rossa'.
A lanciare un grido di allarme sono inoltre alcuni sindaci. Da Napoli, Luigi de Magistris chiede di "proclamare la Campania zona rossa" sottolineando che si tratta di "una decisione purtroppo inevitabile, anzi è una decisione tardiva''. Per quello palermitano, Leoluca Orlando, "si va verso una strage annunciata", ma il commissario per l'emergenza Covid nella città, Renato Costa, assicura: "la situazione dei posti letto a Palermo è impegnativa, ma la affrontiamo in modo adeguato". Anche secondo Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute, nelle città ci sono ancora troppe persone in giro e parla di "ultimo tentativo prima del lockdown nazionale" mentre in Puglia il governatore Emiliano ha lanciato un appello a "non mandate i bimbi a scuola".
Davide Fifaco