Un avvio carico d’incertezze ma che deve essere affrontato con fiducia e responsabilità da studenti, personale della scuola e docenti.
É questo il quadro tracciato da Giuseppe Conte nella conferenza stampa tenuta in occasione del riavvio della scuola in Italia dopo mesi di chiusura dovuta alla pandemia. Conte ha incontrato i giornalisti a Palazzo Chigi accanto alle ministre dell'istruzione Lucia Azzolina e delle infrastrutture Paola De Micheli, e al ministro della salute Roberto Speranza, non nascondendo le difficoltà da superare, con le nuove regole di prevenzione che si uniscono alle tradizionali complicazioni dell’avvio dell’anno scolastico in Italia, ma sottolineando anche l’impegno del governo e del mondo della scuola per garantire una ripresa in presenza delle lezioni, dopo mesi di didattica a distanza.
“Abbiamo lavorato intensamente alla riapertura delle scuole – ha spiegato -: quest'anno avverrà in un contesto nuovo e non facile che sfiderà tutto il sistema Italia. Ma grazie al nostro lavoro l'anno scolastico comincerà regolarmente. Abbiamo fatto il massimo per dare ai ragazzi il meglio e per regalare alla scuola un nuovo inizio”.
Conte ha fatto appello al senso di responsabilità e all’impegno dei docenti, del personale non docente, delle famiglie, ma soprattutto dei ragazzi per assicurare una ripresa sicura e per quanto possibile serena. “Rivolgo un appello ai principali protagonisti della sfida– ha detto -: ai nostri ragazzi. Mi rivolgo a voi per dirvi grazie, siete stati voi a pagare il prezzo più grande di questa emergenza. La scuola chiusa, la didattica a distanza è stato un peso enorme. La tecnologia che avete a disposizione non ha potuto compensare la rinuncia che siete stati chiamati a compiere”. “Dobbiamo – ha concluso - essere tutti responsabili, anche fuori dalla scuola. La scuola ha bisogno di essere protetta il più possibile".
Conte e suoi ministri hanno fornito anche dei dati e particolari sulle nuove regole da seguire: è stato messo in campo un investimento di 7 miliardi per garantire la riapertura e soli due mesi sono stati reperiti 2 milioni e mezzo di banchi nuovi con un programma di consegne che finirà entro ottobre. Le scuole hanno già quantitativi sufficienti di gel e mascherine per affrontare i primi giorni ed è stata predisposta la consegna di 11 milioni di mascherine chirurgiche gratuite al giorno per studenti e personale.
I disagi non saranno però trascurabili: gli studenti dovranno entrare scaglionati sia nelle scuole sia sugli autobus, dovranno indossare la mascherina quando non è possibile mantenere la distanza, seguire regole di distanziamento e protezione, in ambienti non sempre spaziosi, anche se il governo sta cercando di fornire gli spazi sufficienti per eliminare le cosiddette “classi pollaio”.
Alessandro Martegani
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