Nessun lockdown generalizzato, ma non sono escluse chiusure localizzate. Mentre si definiscono gli ultimi particolari del nuovo decreto con le misure anti Covid, anche Giuseppe Conte, conferma la volontà di evitare una nuova chiusura delle attività in seguito alla risalita dei contagi, prendendo solo provvedimenti circoscritti dove si presentassero situazioni più difficili.
Intanto il governo potrebbe dare via libera già questa sera al nuovo decreto che, dopo l’obbligo della mascherina anche all’aperto, dovrebbe bloccare i congressi e tutti gli sport amatoriali di contatto, come le partire fra amici di calcio e basket, prevede la chiusura di bar e ristoranti alle 23:00, l’ampliamento dello smart working fino al 75 per cento, e il divieto di feste private.
Proprio quest’ultimo provvedimento dovrà però essere definito nei dettagli, e soprattutto si baserà più che altro sulla buona volontà dei cittadini vista la difficoltà nei controlli.
Le cerimonie avranno un limite di partecipazione di un massimo di 30 persone; stretta anche sulla presenza di pubblico alle manifestazioni sportive.
Nel testo si prevederebbe anche un “rafforzamento del controllo sul territorio per assicurare il rispetto delle misure previste”.
Si tratta di una linea su cui ci sarebbe anche l’accordo delle regioni, chiamate ad applicare con certamente il provvedimento.
Novità anche dal punto di vista delle misure strettamente sanitarie: la quarantena dovrebbe passare da 14 a 10 giorni e basterà un solo tampone negativo: in caso di pazienti asintomatici, saranno dichiarati guariti dopo 21 giorni anche se il tampone è positivo, poiché si ritiene che la carica virale sia talmente bassa da non essere più contagiosa.
Alessandro Martegani
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