La gestione della pandemia in Europa e il rilancio dell’economia rimangono le priorità per l’Unione europea. Lo ha confermato il premier Giuseppe Conte intervenendo alla Camera in vista del Consiglio europeo dei prossimi due giorni.
Conte si è presentato alla Camera in un clima teso dopo l’approvazione delle nuove misure restrittive per contenere i contagi, ma l’intervento si è concentrato sull’ambito europeo, anche per quanto riguarda l’epidemia che, per l’Italia, ha detto Conte, rimane un tema da affrontare coordinando le politiche dei vari stati.
Questo Consiglio, ha spiegato, dovrà “rafforzare la consapevolezza che il pieno superamento del Covid-19 sul piano sanitario ed economico resta, oggi più che mai, l’obiettivo prioritario per l’Unione Europea e per i suoi Governi.” “Il Consiglio Europeo sarà chiamato ad esaminare la situazione epidemiologica, ad affrontare il coordinamento generale degli interventi e a discutere dello sviluppo e della distribuzione di un vaccino a livello europeo”. “Confermerò la convinzione – ha aggiunto - che le misure nazionali volte al contenimento del contagio debbano contare su una cornice europea di sostegno sanitario ed economico efficace e, nel campo della tutela della salute e della gestione dei confini, comunque rispettoso delle competenze nazionali”.
Accanto alla gestione dell’epidemia però Bruxelles è chiamata anche a guardare avanti, agli investimenti per rilanciare l’economia che dovranno fra l’altro essere compatibili con uno sviluppo sostenibile.
“La pandemia – ha spiegato Conte - ha aperto nuovi scenari anche per la strategia di contrasto al cambiamento climatico e di protezione dell’ambiente, essenziali per una “ricostruzione” che poggi davvero su nuove fondamenta. Sarà quindi necessario lavorare insieme affinché il rilancio delle ambizioni in materia climatica vada sempre più incontro alla richiesta dei nostri cittadini, e soprattutto delle giovani generazioni, per un futuro resiliente ai cambiamenti climatici ed efficiente nell’uso delle risorse”.
Il Consiglio dovrà anche dare una direzione al nodo della Brexit: l’Italia, ha spiegato, punta alla ricerca “di un accordo fino all'ultimo momento utile ma non ad ogni costo: deve essere- ha concluso - un accordo equo”.

Alessandro Martegani

Foto: MMC RTV SLO
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