L’Italia deve registrare anche la prima vittima del Coronavirus: si tratta di uno dei due anziani che erano risultati positivi al test a Padova. L’uomo di 78 anni è deceduto all’ospedale del capoluogo veneto, dove è ricoverato anche il secondo caso accertato nella regione.
Pe ora i casi accertati sono 18, due in Veneto e sedici in Lombardia, dove erano risultate positive le prime persone.
Il primo caso accertato, un trentottenne di Codogno nei pressi di Lodi, è ricoverato in gravi condizioni. Si era presentato all'ospedale con sintomi influenzali ma era stato rimandato a casa, poi è tornato e giovedì è risultato positivo al test. Nel frattempo però aveva avuto contatti con decine di persone: al lavoro, in alcune competizioni sportive, è stato ad almeno tre cene e incontri di lavoro.
Il paziente zero sarebbe un suo amico che aveva avuto dei sintomi influenzali dopo esser rientrato dalla Cina, l’uomo è però risultato negativo ai test, quindi o la pista è sbagliata, o ha avuto il virus ed è guarito sviluppando degli anticorpi.
Anche lui è stato posto in quarantena per accertamenti, così come le altre tredici persone positive nella regione: medici, sanitari, e pazienti dell’ospedale di Codogno, ma anche tre anziani tra i 70 e gli 80 anni clienti di un bar gestito dal padre di un amico del primo caso, e un paziente ricoverato da giorni all'ospedale di Cremona.
Le autorità sanitarie cercano di contenere il virus nell’area, ricostruendo i contatti avuti dai contagiati, e la Regione Lombardia ha fatto scattare una serie di "misure restrittive" in 10 comuni, limitando gli spostamenti di 50mila persone: permanenza domiciliare obbligatoria, sospensione di ogni manifestazione pubblica, e di attività commerciali, lavorative, sportive e scolastiche. Sono pronte anche due caserme a Milano e Piacenza con 180 posti, per accogliere chi dovrà andare in quarantena.
Anche il premier Giuseppe Conte ha partecipato a una riunione straordinaria alla Protezione Civile, assicurando che sono state prese “tutte le misure, e ne saranno valutate ulteriori, se necessarie”. "Dobbiamo - ha aggiunto il ministro della Salute Roberto Speranza - trattenere il virus dentro quell'area”.
Alessandro Martegani