Nessun cambiamento per quanta riguarda il provvedimento del governo italiano che regola l'entrata nel paese dall'estero. Unica novità è che ci si trova all'estero potrà varcare il confine per raggiungere “la persona con cui ha una stabile relazione affettiva, anche se non convivente”.
Si continua invece con il regolamento in vigore da agosto che discrimina in base a sei elenchi di Paesi. Nell’elenco A ci sono la Repubblica di San Marino e lo Stato della Città del Vaticano, per i quali non è prevista nessuna limitazione. Nell’elenco B ci sono i Paesi Ue (tranne Croazia, Grecia, Malta, Spagna; Romania e Bulgaria), i Paesi Schengen, Regno Unito e Irlanda del Nord, Andorra e Principato di Monaco per i quali non c'è la necessità di motivare la visita ma per cui è richiesta un'autodichiarazione.
Elenco B per Croazia, Grecia, Malta, Spagna, da dove dopo un soggiorno o transito nei 14 giorni precedenti bisogna presentare un test negativo oppure sottoporsene ad uno appena rientrati, restando in isolamento fiduciario in attesa del risultato. Bulgaria e Romania fanno parte dell’elenco C, essendo consentiti gli spostamenti per qualsiasi ragione da/per questi Paesi ma, compilando un’autodichiarazione e con l’obbligo di isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria.
Per l'elenco D nel quale rientrano una serie di paesi extracomunitari vale le stesse regole, con l'obbligo, però, di raggiungere il proprio domicilio dall'aereoporto con mezzi propri. L’elenco E comprende gli spostamenti da/per il resto del mondo, con obbligo di motivazione e quarantena al rientro.
C’è, infine, l’elenco F: i Paesi da cui non è permesso l’ingresso in Italia, tra i quali Bosnia Erzegovina, Macedonia del Nord, Kosovo, Montenegro e Serbia è in vigore un divieto di ingresso in Italia con l’eccezione dei cittadini Ue (inclusi gli italiani) e loro familiari che abbiano la residenza anagrafica in Italia da prima del 9 luglio 2020.
Eccezioni, ad alcune condizioni, anche per il personale sanitario in ingresso in Italia, lavoratori transfrontalieri in ingresso e in uscita, funzionari dell'Unione europea o di organizzazioni internazionali, diplomatici, personale militare, alunni e studenti per la frequenza di un corso di studi.
Barbara Costamagna