Quattro Regioni italiane da oggi sono zona rossa secondo le disposizioni dell'ultimo Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. Lombardia, Piemonte, Valle D'Aosta e Calabria sono quindi soggette a quello che è un vero e proprio nuovo lockdown. A Milano sono ancora tanti i pendolari arrivati da fuori città e passati per la stazione di Milano Cadorna, a non c'è stato l'affollamento degli scorsi giorni, con il trasporto pubblico ridotto dall'80 al 50% secondo le disposizioni del governo.
All'ingresso della stazione la Polizia controlla chi deve partire e fa compilare l'autocertificazione. Scene simili anche a Torino e ad Aosta, con la discreta presenza delle forze dell'ordine che per ora non hanno predisposto i posti di blocco come nel primo lockdown. Pesanti le sanzioni previste per chi viola le norme contenute nel nuovo Dpcm: chi non avrà un valido motivo per circolare, potrà infatti incorrere in una sanzione da 280 euro, che può arrivare a 560 in caso di recidiva. Per chi viola la quarantena è prevista invece la denuncia penale con l'arresto da tre a 18 mesi, a cui si aggiunge una multa che può andare da 500 a 5mila euro.
Per potersi spostare sarà necessaria l’autocertificazione, scaricabile dal sito del ministero dell'Interno. I motivi sono gli stessi dei primi mesi della pandemia: lavoro, salute e necessità. Nelle zone rosse negozi, bar e ristoranti dovranno rimanere chiusi, nelle zone gialle possono continuare a lavorare ma seguendo delle precise regole, con aperture dalle 5 alle 18 ed un numero limitato di clienti all'interno, massimo 4 persone a tavolo ed obbligo di mascherina tranne quando si mangia e beve. In caso di violazione delle norme i ristoratori rischiano fino a 5 giorni di chiusura. Sempre nella giornata di oggi è stato indetto lo sciopero nazionale del settore taxi. "Siamo costretti a fermarci perché non abbiamo neanche più i soldi per il carburante" ha spiegato Alessandro Genovese, responsabile del sindacato Ugl taxi.
Davide Fifaco