Terribile attacco nella Repubblica Democratica del Congo, in cui sono morti il quarantatreenne diplomatico Luca Attanasio ed il trentenne carabiniere Vittorio Iacovacci. Un autista è la terza vittima dell'attacco, avvenuto nel percorso tra Goma e Bukavu e sulla dinamica e il movente sono ancora in corso gli accertamenti.
L'ambasciatore è deceduto in seguito alle ferite dei colpi d'arma da fuoco all'addome, dopo essere arrivato all'ospedale di Goma in condizioni critiche.
Le forze armate dello Stato africano stanno indagando per scoprire gli autori dell'attacco, in una regione in cui agiscono decine di gruppi armati che si contendono le locali risorse naturali ed è famosa per ospitare il Parco di Virunga, sede di gorilla di montagna e presidiato da diverse centinaia di ranger armati. Proprio questi ultimi hanno spiegato che l'attacco era un tentativo di rapimento.
Attanasio e Icovacci stavano viaggiando per una missione dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, per la stabilizzazione nella Repubblica Democratica del Congo.
La ministra degli Affari esteri congolese ha dichiarato: "Prometto al governo italiano che l'esecutivo del mio Paese porrà in atto tutto il necessario per scoprire chi sia all'origine di questo ignobile crimine".
La Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine in relazione alla morte dell'ambasciatore e del carabiniere. Nel procedimento si ipotizza il sequestro di persona con finalità di terrorismo. Intanto sono arrivati anche numerosi messaggi di cordoglio, tra i primi quello del presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella e del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, che ha anche informato i colleghi dell'Unione europea del tragico evento. Anche il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha espresso profondo cordoglio del Governo per questi tragici fatti. Il pensiero dell'esecutivo va ai familiari, ai colleghi della Farnesina e dell'Arma dei Carabinieri. Lo afferma una nota di Palazzo Chigi. La Presidenza del Consiglio segue con la massima attenzione gli sviluppi in coordinamento con il Ministero degli Affari Esteri.
Davide Fifaco