A dodici giorni dalle elezioni europee Lega e Movimento Cinque Stelle aprono un nuovo fronte. Dopo le tensioni degli scorsi giorni in alcune piazze italiane il vicepremier Luigi Di Maio ha chiesto al suo alleato ed omologo Matteo Salvini di smetterla con slogan e polemiche che alimentato "la divisione tra estremismi". Il ministro dell'interno gli ha risposto spiegando di non vedere alcun problema e di star lavorando bene visto i reati in calo e il lavoro in aumento.
A scatenare il contrasto gli ultimi episodi di cronaca: dal sequestro dello smartphone ad una contestatrice di Salvini, alla rimozione di striscioni in quasi tutte le località dove Salvini è andato a fare campagna elettorale per la Lega. Tutti episodi che Di Maio dice di vedere con preoccupazione invitando via social tutte le forze in campo a calare i toni.
I leghisti, comunque, non se ne curano e attraverso la ministra agli affari regionali Erika Stefano invitano Di Maio ad occuparsi del Progetto Autonomia; mentre nelle piazze la contestazione a Salvini ed al suo partito va avanti, nonostante le intimidazioni portate avanti in alcuni casi dalle forze dell'ordine, come il sequestro degli striscioni a privati o gli arresti e le segnalazioni dei contestatori.