Foto: EPA
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"Ringrazio il presidente della Repubblica per la fiducia che mi ha voluto accordare” queste le prime parole di Mario Draghi dopo il colloquio con Mattarella. Il presidente incaricato ha poi proseguito affermando: “Sono fiducioso che dal confronto con i partiti, con i gruppi parlamentari e le forze sociali emerga unità e capacità di dare una risposta responsabile al Paese”. Sulla terribile crisi sanitaria che sta vivendo l'Italia, l'ex presidente della Bce ha spiegato: “Vincere la pandemia, completare la campagna vaccinale, rilanciare l'Italia: queste sono le sfide con cui mi confronterò. Abbiamo la possibilità di utilizzare le risorse messe a disposizione dall'Ue. Credo che dal confronto con i partiti e i gruppi parlamentari e dal dialogo con le forze sociali emerga unità e con essa la possibilità di dare una risposta positiva alla richiesta del Presidente della Repubblica di guidare un nuovo governo”.

Il naufragio del Conte ter ha visto però il Movimento 5 Stelle accogliere negativamente la nomina di Draghi. Alessandro Di Battista, uno dei più importanti esponenti dei pentastellati ha dichiarato:
"Quel che penso è che il governo Draghi lo debbano votare, semmai i rappresentanti dell'establishment. Lo voti la Meloni che ha già detto sì, in passato, a governi tecnici e a leggi Fornero. Lo voti mezzo Pd che ha lavorato incessantemente per buttare giù Conte. Lo voti Salvini, ennesimo pezzo di arredamento del 'sistema' mascherato. Lo voti Renzi, mero esecutore di ordini altrui. Lo voti FI". "Ostacolare l'approdo di Draghi a Palazzo Chigi" prosegue Di Battista "nulla ha a che vedere con la lotta tra europeismo ed anti-europeismo, ha a che fare con la contesa tra Politica e finanza".

Il centrosinistra cerca di ricucire uno strappo i cui lembi sembrano ormai inavvicinabili. L'ex ministro della Salute, Roberto Speranza, spiega che "è importante che le forze politiche che hanno lavorato bene assieme negli ultimi mesi - Leu, Pd e M5S - affrontino in queste ore in modo coordinato la crisi politica in corso".

Il segretario del Partito Democratico, Nicola Zingaretti, appare decisamente ben disposto verso Draghi, tanto da dichiarare: "Con l'incarico a Mario Draghi si apre una fase nuova che può portare il Paese fuori dall'incertezza creata da una crisi irresponsabile e assurda. Siamo pronti a contribuire con le nostre idee a questa sfida per fermare la pandemia". Zingaretti in conclusione chiama in causa anche gli alleati del Conte bis del Movimento 5 Stelle e Liberi e Uguali: "Non bisogna perdere la forza e le potenzialità di un'alleanza con il M5s e con Leu basata su proposte comuni sul futuro dell'Italia. Per affrontare questi temi chiederemo nelle prossime ore un incontro con il M5s e Leu".

Davide Fifaco