Foto: ANSA
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È "un passo in avanti affinché, dopo un atroce delitto, la giustizia possa compiere fino in fondo il suo percorso" ha commentato il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, aggiungendo che “la consegna all’Italia dell’uomo rappresenta un traguardo quasi insperato, per una procedura estremamente complessa e delicata, dal valore fortemente anche simbolico e dal significato ancor maggiore in assenza di accordi bilaterali di estradizione tra Italia e Pakistan”. A lui si è affiancata la premier Giorgia Meloni, che ha definito la consegna dell’uomo come “un passo importante per consentire alla giustizia di fare il suo corso, in quanto frutto della grande e costante determinazione dimostrata in questo caso così delicato e complesso da tutte le Autorità italiane”. Shabbar Abbas è ritenuto responsabile dell’omicidio della figlia, la quale aveva rifiutato un matrimonio combinato, insieme alla moglie ancora latitante, il fratello e i due nipoti. Dopo un lungo procedimento giudiziario, l’Alta Corte Pakistana, il 4 luglio 2023 ha giudicato applicabile la procedura di estradizione a carico dell’uomo, e successivamente il Governo pakistano ha dato l’assenso il 29 agosto. Abbas finirà in un carcere emiliano a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Reggio Emilia, e l’8 settembre prossimo potrà andare in aula davanti alla Corte che lo sta processando. Intanto, questa mattina alle 10.30, il procuratore capo Calogero Gaetano Paci incontrerà gli organi di informazione nel palazzo di giustizia reggiano.

B.Ž.