È ricoverato in condizioni definite “serie”, ma non in terapia intensiva, Flavio Briatore, uno dei volti più noti della Formula uno, quando era direttore sportivo della Benetton e della Renault, e oggi imprenditore nel settore del lusso a livello mondiale. Briatore 70 anni, è stato ricoverato al san Raffaele di Milano con sintomi da polmonite ed è risultato positivo al Coronavirus.
Proprio Briatore nei giorni scorsi era stato uno dei più accesi critici delle misure varate dal governo italiano e dalle amministrazioni locali per evitare gli assembramenti nei luoghi di ritrovo della vita notturna, innescando anche una polemica con il sindaco di Arzachena, Roberto Ragnedda, che aveva vietato la musica fino a tardi, costringendo il Billionaire, uno dei suoi locali, il più famoso, a chiudere anzitempo la stagione.
Il ricovero di Briatore ha creato quindi una serie di reazioni, dividendo il paese fra coloro che sottolineano l’importanza del rispetto delle precauzioni anti Covid e chi invece continua ad accusare il governo d’imporre delle regole che strozzano l’economia e soffocano la libertà dei cittadini.
Proprio il Billionaire di Porto Cervo, il simbolo dell'attività di Briatore, si era rivelato in questi giorni un focolaio di contagi. Fra lo staff del locale sono stati confermati 63 positivi su un totale 90 tamponi effettuati, ma lo stesso Briatore aveva partecipato nei giorni scorsi a molti eventi, fra i quali una partita di pallone con ex calciatori e uomini dello spettacolo, alcuni dei quali risultati poi positivi, come l’allenatore del Bologna Siniša Mihajlović, rendendo difficile ricostruire tutti i contatti avuti e l'origine del contagio.
Briatore aveva anche dichiarato lo scorso maggio di essere stato probabilmente già contagiato a fine dicembre, quando aveva accusato febbre, problemi respiratori e dolori ai polmoni.
In generale casi di positività al Covid sono stati registrati fra i frequentatori e gli staff di altri locali di Porto Cervo. Alcuni gestori hanno deciso di chiudere, e sono stati avviati controlli su tutti i lavoratori dei maggiori locali della Costa Smeralda, anche se l'unità di crisi della Sardegna ha sottolineando come i numeri dei contagi in regione siano comunque bassi e come “il quadro sanitario non sia allarmante perché a fronte di molti positivi ci sono pochi ammalati e pochi ricoveri”.
Alessandro Martegani
Suggerimenti
Nessun risultato trovato.
Risultati della ricerca
Risultati della ricerca
Risultati della ricerca
Risultati della ricerca
Risultati della ricerca
Risultati della ricerca
Risultati della ricerca
Risultati della ricerca