Foto: EPA
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"Oggi è una giornata importante perché consolida un’unità di intenti e un’unità di direzioni nella lotta contro la criminalità organizzata, contro il traffico di esseri umani, contro la diffusione di droghe particolarmente pericolose, come il fentanyl, e anche per quanto riguarda l’interesse che abbiamo sugli sviluppi dell’intelligenza artificiale”. Così il ministro della Giustizia Nordio, accogliendo i colleghi di Stati Uniti, Francia, Germania, Regno Unito, Canada e Giappone. Tra i principali dossier sul tavolo del terzo G7 Giustizia, dopo quelli di Berlino e Tokio, c’è la situazione in Ucraina, tra attività già avviate, in continuità con le precedenti presidenze G7, e nuove prospettive per il consolidamento delle istituzioni democratiche ucraine, e per evitare con azioni concrete ogni rischio di gestione illegale dei fondi destinati alla ricostruzione post-bellica. Un altro focus della riunione dei ministri della giustizia riguarda la tratta di esseri umani, nella prospettiva di dar attuazione alla Convenzione di Palermo, e si discuterà anche della lotta ad ogni forma di crimine organizzato, ma anche delle sfide dell’intelligenza artificiale e della difesa dello stato di diritto. In apertura del G7 Giustizia, Nordio ha avuto i primi colloqui bilaterali definendoli un’occasione “fruttuosa”. I lavori iniziali della riunione ministeriale sono stati “Il nostro impegno per l’Ucraina” e “Cooperazione sulle sfide della giustizia globale e creazione del Venice Justice Group”. Su quest’ultimo si è concentrato in particolar modo Nordio, affermando che è la novità del G7 Giustizia, in quanto la sua costituzione diventerà permanente per l’attuazione e la garanzia delle leggi.

B.Ž.