Tre proiettili sono stati trovati questa mattina nell'auto di Giovanni Taormina, giornalista della sede Rai del Friuli Venezia Giulia.
La vettura era parcheggiata davanti alla sua abitazione ed era regolarmente chiusa.
Non è il primo atto intimidatorio ricevuto in regione dal giornalista, che in passato si era occupato spesso d'inchieste sulla criminalità organizzata.
Quattro mesi fa Taormina aveva trovato sul muro di recinzione della sede Rai di Udine una busta contenente due proiettili, insieme a una foto del suo volto cerchiato e coperto da una croce.
Solidarietà a Taormina è giunta dalle organizzazioni di rappresentanza dei giornalisti italiani, Fnsi, Usigrai, Associazione Stampa del Friuli Venezia Giulia, e dal CdR della Rai. “Ci auguriamo – hanno scritto in uan nota congiunta - che presto vengano individuati i responsabili di queste minacce. Chiediamo alle autorità di fare tutto il necessario per garantire l'incolumità di Giovanni Taormina e per consentirgli di continuare a svolgere liberamente il suo lavoro”.
Anche il direttore della Testata Giornalistica Regionale Alessandro Casarin ha espresso la sua solidarietà: "Chi pensava di colpire e intimidire Giovanni Taormina – ha detto - deve sapere che tutta la Tgr è a fianco del bravo collega. Ho parlato con Taormina, e continuerà a fare il suo lavoro di cronista in prima linea sul fronte dei temi che ha sempre seguito con particolare cura e precisione. Naturalmente - ha concluso - gli vanno assicurati tutti gli strumenti, a salvaguardia della sua incolumità, per potere proseguire con sicurezza la sua preziosa attività giornalistica".


(Red)


Foto: MMC RTV SLO/wikipedia
Foto: MMC RTV SLO/wikipedia