»La nostra generazione sta male«, è cosi che la Rete degli studenti Medi e l'Unione degli Universitari in Italia lancia l'allarme per un sostegno psicologico adeguato per studenti e universitari. Durante la pandemia il 60% degli studenti ha provato ansia e il 62% si è sentito solo. I disturbi del comportamento alimentare sono aumentati del 16%, mentre il 14,5% ha avuto esperienze di autolesionismo. Queste sono le risposte che derivano da un questionario sottoposto a oltre 30mila studenti.
Alla luce di questi dati, gli studenti si auspicavano che la politica reagisse per cercare di trovare delle risposte alle forme di disagio che si sviluppano sempre più frequentemente in età evolutiva, ma così non è stato. È mancata una risposta complessiva e adeguati finanziamenti: gli studenti sono costretti a spendere una media di 70-80 euro per una seduta psicologica di un'ora. Anche il bonus psicologico quest'anno è stato rifinanziato per soli 5 milioni di euro, con un taglio dell'80% rispetto al finanziamento dell'anno precedente.
La Rete degli Studenti Medi, insieme all'Unione degli Universitari, ha quindi deciso mercoledì di presentare una proposta di legge sul benessere psicologico degli studenti, con la quale si chiede di introdurre all'interno di scuole e università degli sportelli psicologici, per tentare di dare una prima risposta ai disagi provati da tantissimi giovani.
Alija Bandi
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