Foto: EPA
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Nel disegno legge che andrà a riformare quanto avviene nelle sovraffollate carceri italiane, l'esecutivo ha inserito delle misure per facilitare il reinserimento dei detenuti nella società. Va in questo senso, pur restando fermo che si tratta di regime detentivo, l'idea di trasferire i minori ed i tossicodipendenti dal carcere alla comunità di accoglienza. Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha sottolineato che si tratta di un passo importante per il reinserimento sociale ed un rimedio al sovraffollamento carcerario.

Nel nuovo provvedimento ci sono anche misure per rendere più semplice la liberazione anticipata. Non vi sono indulgenze gratuite ma si rende più certa la procedura attraverso cui la liberazione anticipata è posta in esecuzione. Una specie di 'patto' per mettere subito il detenuto al corrente dei suoi diritti e degli sconti che potrebbe ottenere se si comportasse bene in carcere.

Il dl Carcere prevede anche l'incremento del numero di telefonate da 4 a 6 al mese con una ulteriore possibilità di aumento da parte del direttore per fini trattamentali. “La possibilità di comunicare in termini più elastici e maggiori con le famiglie sarà un piccolo aiuto psicologico che assieme alle risorse di sostegno psicologico ai detenuti già messe in atto, contribuirà a rendere psicologicamente più agevole una situazione che, essendo punitiva, incide sull'umore e la depressione del detenuto” chiarisce il ministro.

Il disegno di legge prevede inoltre degli accordi con gli altri Paesi per limitare i numeri dei detenuti. Con accordi con gli Stati esteri per il trasferimento dei detenuti stranieri nelle carceri dei loro Paesi - spiega Nordio - “avremmo dai 5 ai 10mila detenuti che potrebbero essere trasferiti sui 20mila stranieri in tutto in carcere. "Con i provvedimenti del ddl e gli accordi con i Paesi esteri potemmo rientrare nei ranghi della tollerabilità”, continua Nordio.

Infine, attualmente in Italia tra i 15 e i 20mila detenuti sono in attesa di giudizio, in carcerazione preventiva. Una buona parte sarà prosciolta dimostrando che la carcerazione sarà ingiustificata. "Col ddl Nordio si inverte il provvedimento di carcerazione e la carcerazione preventiva avrà un impatto sul numero di detenuti che non sarà insignificante", ha affermato il ministro della Giustizia.

Davide Fifaco